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Trascrizione diapositive

1. Introduzione

  • Complessità: BASSA.


2. Cos’è Java

  • Java è un linguaggio di programmazione ad oggetti, che secondo le più recenti statistiche di mercato, possiede il più alto numero di sviluppatori nel mondo.
  • Il successo crescente di Java, ha fatto in modo che prima Sun Microsystems, poi Oracle, investissero ingenti capitali su di esso.
  • Inoltre, si tratta di un linguaggio in continua evoluzione e gli sviluppatori devono aggiornarsi, per restare al passo con le ultime novità. Dalla prima versione di Java a quest’ultima, i cambiamenti sono stati tanti ed importanti.


3. Breve storia di Java

  • Java è stato creato a partire da ricerche effettuate alla Stanford University agli inizi degli anni Novanta.
  • Nel 1992 nasce il linguaggio Oak (in italiano "quercia"), prodotto da Sun Microsystems e realizzato da un gruppo di esperti sviluppatori tra cui James Gosling, che è sicuramente uno tra i più stimati informatici del pianeta nonché ex-vicepresidente di Sun Microsystems.
  • Tale nome fu nel 1995 cambiato in Java a causa di un problema di copyright (il linguaggio di programmazione Oak esisteva già).
  • Nello stesso periodo nasce la Netscape Corporation che sceglie di dotare l’omonimo suo browser della Java Virtual Machine (JVM). La JVM è un software che permette di eseguire programmi scritti in Java su qualsiasi piattaforma (Windows, Linux, Mac OS, ecc…).
  • Nel 1996 Sun Microsystems ha messo a disposizione in modo assolutamente gratuito un kit di sviluppo chiamato Java Development Kit (JDK).
  • La scelta di implementare la JVM nel browser Netscape Navigator (diventato in quel periodo quasi monopolista del mercato), insieme al rilascio da parte di Sun Microsystems del JDK, ha permesso a Java di diventare ben presto la soluzione ideale per programmare piccole applicazioni chiamate applet, ben presto però Java diviene il linguaggio di programmazione ideale anche per banche, software house e compagnie di assicurazioni.
  • La tecnologia Java grazie al vantaggio non indifferente di essere un linguaggio multipiattaforma, approda ben presto anche su telefoni cellulari, smart card, dispositivi per il digitale terrestre e dispositivi per le comunicazioni via satellite.
  • Nel 2010 la Sun Microsystems è stata acquistata da parte di Oracle.


4. Perché preferire Java

  • Java nasce da una esigenza che nel mondo informatico si sentiva da tempo e cioè quella della sicurezza, si stima che prima della nascita di Oak in una qualsiasi applicazione scritta in C++, fosse presente in media un bug ogni cinquanta righe di codice! Considerando che il C++ era il linguaggio più utilizzato, la statistica risultava molto allarmante.
  • Si riteneva che la presenza dei bug fosse dovuta principalmente a tre fattori: scorretto uso dell’aritmetica dei puntatori, abuso delle variabili globali, uso incontrollato del comando goto.
  • In Java viene completamente eliminata sia l’aritmetica dei puntatori e sia il comando goto, ridefinendo l’uso delle variabili globali.


5. Cominciare a lavorare in Java

  • Il primo passo per programmare in Java, è quello di scaricare la JDK dal sito di Oracle: [Link].
  • Seguire la procedura guidata, che ci permetterà di installare tutti i componenti necessari per programmare.
  • Finita l’installazione, all’interno del JDK troveremo le seguenti cartelle:
  • bin: contiene tutti i file eseguibili del JDK, ovvero javac, java, jar
  • demo: contiene diverse dimostrazioni di cosa è possibile fare con Java.
  • include e lib: contengono librerie scritte in linguaggio C, ed utilizzate per permettere il corretto funzionamento del JDK.
  • jre: sta per Java Runtime Environment (JRE). Affinché un applicazione Java risulti eseguibile su una macchina, basta installare solo il JRE. Si tratta in poche parole della JVM con il supporto per le librerie.
  • docs: questa cartella non viene installata con il JDK, ma deve essere scaricata ed installata a parte, contiene la documentazione della libreria standard di Java.


6. Come funziona Java


Produzione, compilazione ed esecuzione di un file Java

Il tool javac e il tool java si trovano dentro la cartella bin del JDK.

  • Scrittura del codice: scriveremo il codice della nostra applicazione, usando un editor di testo come l’edit di MS-DOS o il blocco note di Windows.
  • Salvataggio: salveremo il nostro file con suffisso «.java».
  • Compilazione: una volta ottenuto il nostro file «.java», bisogna copiarlo all’interno della cartella bin, successivamente dobbiamo aprire il prompt dei comandi ed entrare in questa cartella digitando: «cd C:\Program Files\Java\jdk1.7.0_01\bin» (nel caso il JDK sia stato installato nella sua cartella predefinita), adesso, bisognerà compilare il nostro file sorgente digitando: «javac nomeFile.java» (supponendo di aver salvato il nostro file come: «nomeFile.java»), se la compilazione avrà avuto esito positivo, verrà creato un file del tipo «nomeFile.class», che rappresenterà la traduzione in «bytecode» del file sorgente.
  • Esecuzione: A questo punto una volta ottenuto il file di «bytecode», potremo mandarlo in esecuzione attraverso il comando «java nomeFile». L’esecuzione se non verranno presentati errori, verrà eseguita dalla JVM.


7. Primo approccio al codice

  • Segue un semplice programma che stampa un testo sulla console:

[Download]

public class CiaoMondo {
public static void main(String args[]) {
System.out.println("Ciao Mondo");
}
}

Si raccomanda di salvare il file, prestando attenzione anche alle lettere maiuscole o minuscole. Il file che conterrà il listato, dovrà quindi chiamarsi «CiaoMondo.java».


8. Analisi del programma «CiaoMondo»

  • Si procederà ad analizzare il listato precedente riga per riga:

[Download]

public class CiaoMondo {

Dichiarazione della classe «CiaoMondo». Come vedremo, ogni applicazione Java è costituita da classi. Notare che questo tipo di classe è dichiarata come public, cosa significa verrà approfondito più avanti, ma quello che adesso ci interessa conoscere è che il compilatore comincerà la sua esecuzione proprio dalla classe dichiarata in questo modo, è importante che il nome della classe pubblica (in questo caso «CiaoMondo») corrisponda esattamente al nome del file (in questo caso «CiaoMondo.java»).


9. Analisi del programma «CiaoMondo»


[Download]

public static void main(String args[]) {
  • Questa riga è bene memorizzarla fin da subito, si tratta della dichiarazione del metodo «main()». Questo tipo di metodo definisce il punto di partenza dell’esecuzione di ogni programma.
  • La prima istruzione che verrà eseguita, sarà quella che la JVM troverà subito dopo l’apertura del blocco di codice che definisce questo metodo.


10. Analisi del programma «CiaoMondo»


[Download]

System.out.println("Ciao Mondo");
  • Questa istruzione stamperà nella console la stringa «Ciao Mondo». Per conoscere in dettaglio il funzionamento di questa istruzione, si preferisce rimandare a tempi più maturi. Per adesso l’importante è comprendere che, stiamo invocando un metodo della libreria standard di Java chiamato «println()», passandogli come parametro la stringa che poi sarà stampata a video.


11. Analisi del programma «CiaoMondo»


[Download]

}
}

  • Le ultime due parentesi graffe chiuse, chiudono rispettivamente il blocco di codice che era stato in precedenza aperto. La prima parentesi graffa, chiude il blocco di codice che definisce il metodo «main()», la seconda, chiude il blocco di codice che definisce la classe «CiaoMondo».


12. Compilazione ed esecuzione del programma «CiaoMondo»